Traduttore di Heraldica. Vuoi cercare uno stemma di Ente Civico? L’eucarestia e il simbolo della croce sono respinti perché espressione di un supplizio supposto, e il potere, in forma di un’autorità centrale e suprema, è assente.
La Chiesa catara si compone di credenti, gli uditori, e di preti e vescovi, chiamati bonshommes o Buoni Cristiani. Essa venne quindi definita anche “ croce catara ”, non tanto perché fosse la loro bandiera (i catari rifiutavano l’adozione di qualsiasi effigie religiosa) quanto perché la crociata albigese avvenne contro gli eretici che vivevano nella regione del Languedoc.
Nacque in un momento molto delicato, quando la Chiesa era all’apice della sua grandezza e il potere temporale aveva ormai assunto una dimensione spropositata mentre, dall’altro canto, il popolo soffriva fra la miseria, la fame, la malattia. La Croce (fig.
1), realizzata ad altorilievo su pietra grigia, è patente, a braccia uguali e si presenta iscritta al centro di uno scudo : è evidentemente del tipo d’Oc o Occitana, definita anche di Tolosa o Catara (nella contea di Tolosa e nei suoi castelli è attestata la più ampia diffusione dell’eresia catara nel corso del XII sec.). Chiamata comunemente croce dei Conti di Tolosa o catara, la croce occitana con i suoi colori sangue e oro richiama efferate battaglie e antichi tesori.
Giunta a noi attraverso un passato travagliato, è carica di simboli e si impone come il segno distintivo del paese d’òc. Questa croce rappresenta Gesù Cristo crocifisso su una croce latina: questa è molto utilizzata nella Chiesa cattolica, nella Chiesa anglicana e nelle Chiese orientali ortodosse. Essa sottolinea simbolicamente il sacrificio di Gesù Cristo e la sua morte per crocifissione.
Gli abitanti furono massacrati senza distinzione alcuna fra cristiani ed eretici, uomini, donne o bambini. Poi fu la volta di Carcassonne.
Le crociate durarono per circa trent’anni. La crudeltà era sempre stessa. Due Storie, Una sola Soluzione Finale.
I Càtari La storia dell’Europa è disseminata di massacri ma paradossalmente ne hanno decretato anche la fine. I movimenti massificati non possono tollerare il confronto con culture basate sulla libertà.
Per questo devono eliminarle. In realtà era lo stemma gentilizio dei Conti di Tolosa, che pur sostenevano i Catari. Simboli come il Graal, la colomba, la croce càtara – la stessa degli occitani, la rosa a cinque petali, il pentacolo sono presenti in tutti i paesi toccati dai Càtari.
I Càtari, ovvero i druidi del popolo occitano, sono stati apparentemente annientati. Nella notte nera della repressione catara, si ode il canto isolato di un uccello vigilante.
Il se chanta que chante, canti quello che canta, significa che il suo canto può essere compreso solo da qualcuno. Secondo l’interpretazione catara del Nuovo Testamento, Gesù, infatti, non ha potuto soffrire e trovare la morte sulla croce perché il suo corpo, che non era fatto di materia, non poteva provare dolore, né morire né risuscitare (aderendo, così, al concetto docetista della mera apparenza della nascita, sofferenza e morte di Cristo sulla terra).
La Croce non poteva essere venerata ma anzi odiata, perchè strumento di umiliazione del Cristo. Inoltre la Chiesa cattolica considerava sacre le immagini e le reliquie, frammenti d’ossa in decomposizione o pezzi di legno o di stoffa che abili truffatori facevano passare per resti di corpi di santi uomini. Un ulteriore aspetto interessante da esaminare è quello della croce, ritenuta dai catari uno strumento di tortura e di morte e non un simbolo da venerare.
Per i Catari la morte del Cristo era una manifestazione satanica, la Croce uno strumento di tortura, la Crocifissione non aveva nulla a che fare con il divino. Quando entravano in chiesa, anziché farsi il segno della croce, si toccavano il naso, la barba e le orecchie dicendo fra sé “Aysi es le front et aysi es la barba et aysi la una aurelha et aysi l’autra”.
I Catari non amavano la croce. Ad oggi, quindi, la biografia di San Francesco è tratta unicamente dagli scritti di Tommaso da Celano, essendo quella di Bonaventura totalmente falsa e inattendibile.
E anche quella di Tommaso, che comunque era tra i suoi discepoli e lo conobbe personalmente, era scritta ad uso e consumo della Chiesa Cattolica, al solo fine di favorirne la canonizzazione. Adesivo Catara Croce Installazione Semplice 3Giorni per il Reso Guarda altri modelli da questa collezione!
La bandiera occitana rappresenta una croce gialla in campo rosso la croce occitana, chiamata anche croce dei conti di Tolosa o catara, con i suoi colori sangue e oro richiama efferate battaglie e antichi tesori. Nella bandiera delle valli d’Italia, accanto alla croce catara, compare una piccola stella a sette punte. All’epoca, l’obiettivo era quello di sostituire una croce più antica, che era diventata vecchia e si era deteriorata.
Petersburg, Russia. CROCE, Sostantivo. Il motivo è presto detto: per i Catari la croce era un “ mostruoso strumento di tortura ”(5).
Si trattava, per come visto nei portali, di chiese prive di croci nonché prive di absidi. Spirito Santo e l’originaria Santa Caterina furono, dunque, chiese probabilmente costruite da catari e dedicate alle funzioni di culto evangelico di tipo cataro-beghino.
Albi: la crociata contro gli a. Innocenzo III all’inizio del sec. Se proprio volessimo andare in cerca di misteri, converrebbe esplorare gli abissi della mente umana e le aberranti forme di pensiero che hanno portato i cristiani a massacrare, nel nome della croce, un numero spaventoso di esseri umani.
Il termine ingiurioso di “cataro” deriva dal latino catus. La cataratta consiste nell’opacizzazione del cristallino naturale all’interno dell’occhio causato dall’accumulo progressivo delle proteine che avviene con il passare del tempo. Intorno alla croce di legno, la folla immersa nella natura informe della creazione. Al di fuori del mistero " ( 100) che si svolge prima, la molteplicità caratterizza.
Come e quando vengono eletti, i " Men" entrano nella croce di luce. Una volta raccolti, saranno in unione con il Signore, sopra la croce di luce.
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