La Croce di Ankh è il simbolo della vita, usata dagli antichi Egizi per donare immortalità ai faraoni è arrivata fino a noi. Ecco cosa rappresenta. La croce egizia Ankh è un simbolo egizio dal significato fortemente codificato.
Ci sono numerose testimonianze di ciò che significa metaforicamente e letteralmente. Sono tantissime le persone attratte dalla croce egizia Ankh, che si dice rappresenti la creazione della vita stessa.
Gli dèi sono spesso raffigurati con un ankh in mano, o portato al gomito, oppure sul petto. Secondo gli egittologi non è ancora del tutto chiara la sua origine e il suo significato.
E come croce ansata che rappresenta la sottomissione cristiana imposta dai copti egiziani, è diventato un simbolo del male. E’ un simbolo del quale possiamo parlare in positivo solo riferendoci al passato religioso dell’Egitto, ma non per il futuro. La Croce ansata, o Ankh, ebbe una notevole importanza nell’antico Egitto come simbolo che ricordava il dono della vita e anche l’immortalità.
Il termine ankh significa “vita “ o anche “ chiave di Iside”o “chiave dei grandi misteri” e in genere questo significato acquista. L’ankh era una precedente forma di croce rispetto alla più conosciuta croce “latina”.
Forse è tra i più famosi simboli egizi.
Questo disegno rappresenta il copricapo e il trono della dea egizia Iside. Il nome Iside è il derivato greco del nome egiziano Aset, che significa trono o sede dell’autorità.
La Croce cristiana è il simbolo cristiano più diffuso, riconosciuto in tutto il mondo. Per i cristiani la croce costituisce un ricordo della passione, morte e risurrezione di Gesù, fasi inseparabili di una sola vicenda.
Perché la croce simboleggiava una sorta di chiave per l’accesso al regno dei morti. Nelle culture successive a quella egizia la croce di Ankh ha assunto un significato diverso: alternativa alla croce cristiana, rifiuto della verginità e della castità e fedeltà al libero amore.
Pensiamo per esempio al culto della dea Astarte in Medio Oriente. E’ conosciuta anche col nome di Ankh, croce Egizia o di Ekh. Si dice che i nostri antenati usassero la croce di Ankh durante la pratica. I templi egizi sono i colori scelti per raffigurare le immense scene avevano un significato.
La Croce è un simbolo d’origine precristiana, manifestatosi in numerose varianti. L’ Ankh, la croce ansata degli antichi Egizi, simboleggia la vita.
La Croce egizia riceve l’energia superiore dalla divinità e la trasmette alla persona o entità alla quale viene conferita. Dio, perché è la Croce che ha sorretto Cristo. La Croce nelle varie tradizioni In Egitto abbiamo l’ Ankh, la croce ansata che simboleggia la Vita.
La Croce a forma di Tau (T), molto diffusa nell’antichità fenicia e greca, e con cui più tardi i Druidi celtici rappresentarono il dio Hu, venne infine adottata da San Francesco (vedi foto sotto).
Dalla sommità parte una croce a forma di T, che nella tradizione egizia simboleggiava la fusione del sesso maschile con quello femminile per creare la vita. In particolare, la linea verticale sarebbe un’allusione al principio attivo del maschio, mentre la linea orizzontale rappresenterebbe il principio ricettivo della femmina.
La Croce copta (detta anche Croce ansata, Croce egizia, Croce di Ankh o Croce di Ekh), si caratterizza dalla forma a goccia rovesciata al centro dei bracci orizzontali che la fa assomigliare anche alla forma di una chiave ed infatti viene anche chiamata Chiave della vita o Chiave del Nilo. La Croce Egizia significando appunto “Vita” può rappresentare un evento di rinascita per chi decide di tatuarla sul proprio corpo, rinascita che può essere religiosa, fisica o anche spirituale.
La Croce Egizia inoltre è arrivata anche nel mediterraneo, varcando i confini dell’Antico Egitto ed entrando di diritto nella cultura micenea, di cui rappresenta una lettera dell’alfabeto. Detta anche croce ordinaria in latina, rappresenta la Crocifissione di Gesù.
E’ il simbolo più utilizzato dalle diverse confessioni cristiane, e assieme a quella greca, è la forma architettonica più utilizzata nella costruzione della pianta di una chiesa. La croce TAU è il segno concreto della devozione cristiana, dell’impegno del fedele a condurre una vita secondo i dettami della religione e ricordando il sacrificio di Cristo sulla croce.
Come si descrive nel libro del Profeta Ezechiele, si tratta di un segno di riconoscimento del cristiano in quanto figlio di Dio e per questo rappresenta un segno di protezione contro il male di grande forza. La croce celtica, quella latina e quella egizia sono le più conosciute. Nella religione cristiana è un oggetto di grande significato e quasi sempre presente.
I cristiani che scelgono il tatuaggio di una croce di solito la accompagnano ad altri elementi religiosi, come delle mani giunte in preghiera con un rosario fra le mani. I Templari sull’esempio di Mosè seguirono la strada antica appresa in Egitto.
I Saggi Egizi, per comunicare la loro Sapienza, non si servirono dei caratteri scritti, per esprimere le loro dottrine, come se imitassero la voce e il discorso, essi nei loro templi disegnarono figure nei cui contorni è racchiuso il pensiero di ogni cosa” (Plotino, Enneadi,6).
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